[KDE Italia] La fine è giunta: finalmente
Giovanni Venturi
slacky a cheapnet.it
Sab 28 Lug 2007 23:54:42 CEST
Alle giovedì 19 luglio 2007, Salvatore Brigaglia ha scritto:
> Rileggendo l'ultimo mese di kde-italia con l'intenzione rifletteresulla
> situazione e tentare di intavolare e portare a conclusione una discussione
> sul da farsi riguardo ad alcuni passi necessari per l'immediato futuro del
> gruppo sono tornato inesorabilmente sul thread "KDE italia, che fare?":
>
> Nicola Ruggero, il 19 giugno:
>
> [...]
> 1. Sistemare il sito web
> -----------------------------------------------------
> Questo sarebbe più semplice se innanzi tutto abbiamo un coordinamento
> nazionale. Voglio dire: Sistemiamo il sito web in modo da organizzare bene
> le aree di interesse, penso che il sito web non sia un fatto secondario ma
> un buon punto di partenza per organizzare il lavoro.
> [...]
>
> E questo è uno stralcio di quello che è stato uno dei primi post produttivi
> inviati in lista, tutti dovreste averla, è seguita qualche mail
> interessante e poi tutto è finito li, io propongo di continuare il thread,
> non è il caso di aprirne un'altro come discusso ieri su #kde-italia.
> Riprendiamo da li fissando delle milestones tenendo conto anche
> dell'impatto che avrà sui media l'uscita di kde4.
>
> io mi sento di sottolineare l'urgenza di stabilire una struttura chiara e
> trasparente nei confronti di chi arriva dall'esterno. Giovanni Dovrebbe
> Postare una sua proposta per le candidature alle "funzioni" (per adesso
> vuol dire dare un nome alle cose, non deleghe rigide e scavalcamento della
> ML/IRC).
>
> Su questo punto aspettiamo e discutiamo la proposta di Giovanni. Inutile
> fare lo stesso lavoro in due.
>
> SECONDARIAMENTE
>
> Ribadisco la mia opinione sul creare un canale immediato di assistenza
> all'utente base.Il sito in generale così come è bello. Bisognerebbe trovare
> il modo di integrare il forum con la stessa grafica ma ciò è già stato
> discusso nel thread che ho proposto di proseguire: "KDE italia, che fare?"
Allora. Da dove iniziare e dove parare? Non lo so. Non sapete quanto mi pesa
questa email. Ma andava scritta.
Onestamente creare una struttura gerarchica o meno non credo che valga la pena
visto i fatti. La struttura ci vuole. È d'obbligo perché non si possono
demandare le decisioni alla mailing list e ci deve essere organizzazione. La
mailing list può essere di consiglio, ma non può avere peso reale anche
perché vedo scarsissimo interesse. Credo vi siate divertiti tutti a
sufficienza da quando questa storia è iniziata. I danni ci sono stati e pure
grossi. Danni di immagine prima di tutto. Le accuse infondate rivoltemi tempo
fa si sono dimostrate tali. Il tempo lo ha dimostrato abbondantemente e me ne
darà conferma nei prossimi giorni ancora di più. Volevate l'accesso al sito?
Lo avete avuto. Ma badate bene non vi spacciate per KDE Italia visto che il
vostro contributo è meno di zero. Anche chi contribuiva da tempo ha levato le
tende. Quello che onestamente vedo io è la fine di KDE Italia come la
intendete voi e forse è la fine in qualsiasi modo la si guardi caso. Una fine
preannunciata due mesi fa. Il mio ennesimo errore è stato quello di darvi
spazio credendo veramente di poter fare grandi cose e invece zero. Avevo
pensato a fare un KDE Italia board composto da me, Luigi Toscano e poi
serviva una terza persona, magari anche una quarta. Mi guardo in giro e mi
chiedo "chi scegliere?" Perché non vedo alcun tipo di interesse. È stata una
guerra al massacro. Con l'ultimo flame durato 50 email siamo giunti davvero
alla fine. Il tizio a giorni metterà su kdeitalia.com . Ci ho parlato di
nuovo su MSN ma siamo su lunghezze d'onda diverse (sono stato molto
tranquillo come non mai, abbiamo parlato educatamente senza offese da nessuno
dei due lati) anche se alcune cose le condividevo con lui tipo il fatto che
non si può demandare a una mailing list le decisioni ogni volta. L'ho pregato
di non fare questo danno, ma lui segue la sua via. Onestamente vendere
magliette di KDE Italia mi sembra una grossa presa in giro per quei pochi che
ancora ci seguono visto che a breve chiuderemo. Non perché lo decido io sia
ben chiaro. I fatti parlano da soli. Basta fare una analisi obiettiva dei
fatti. A meno che non riprenda in mano la situazione come lo era fino a due
mesi fa, ma in questo momento preciso dell'anno è l'ultima cosa a cui penso.
A giorni parto e ci si ripensa a settembre, almeno credo. Questa email non
vuole essere l'ennesima scintilla per un nuovo flame, ma un banale punto
della situazione e di analisi dei fatti e non delle chiacchiere. Chiunque di
noi può avanzare proposte, ma se restano sempre sul "si protrebbe fare, si
potrebbe dire" non si va da nessuna parte. In genere preferisco: "io mi
interesso a questa cosa, c'è qualcuno che si unisce a me?" Vedo che solo
Luigi è interessato alla cosa. Ha fatto un report dell'incontro tenuto a
Glasgow, si è offerto come sistemista e poi onestamente credo sia una persona
validissima. E con ciò non dico che gli altri non lo siano. Se nessuno si fa
avanti per quello che conosco degli altri non posso assegnare alcun ruolo.
Poi c'è Salvatore Brigaglia che potrebbe tranquillamente occuparsi del forum
e di dare supporto agli utenti, ma da solo, come anche Luigi da solo come
sistemista non basta. Potrei affiancare io Luigi, ma onestamente qualcuno
potrebbe dire che voglio fare sempre tutto io ed evito. Cmq dicevo, da soli
si graverebbero di troppi impicci e tempo che potrebbero non avere sempre.
Poi c'è Riccardo che ogni tanto qualche cosa la dice però grazie a Riccardo e
a tutti voi, chi più chi meno, siamo giunti a un punto di starvation. Un
vostro carissimo amico mi scriveva due mesi fa dicendo che avevate mezzi e
risorse. C'era un esercito di persone con tempo e volontà e che io ero il
problema. Infatti. Ho visto.
Che nessuno me ne voglia. Ciò non significa che perdo la fiducia in voi.
Assolutamente. Sto semplicemente analizzando dei fatti, degli eventi.
Mi piacerebbe ricevere una smentita, formare il KDE Italia board, arricchire
il sito di notizie assegnando compiti di redazione come si fai nei portali.
La gente non ha avuto alcuna notizia dell'aKademy. Eppure quante persone
italiane c'erano a Glasgow? Ho ricevuto qualche giorno fa un paio di
traduzioni degli articoli pubblicati un mese fa sul dot riguardo l'aKademy
trascorso, vedo se riesco a rivederli e metterli on line perché hanno bisogno
di qualche correzione, ma è cmq tutto relativo.
Prima che tutte le risorse e i potenti mezzi tecnologici irrompessero le cose
funzionavano meglio. Gli utenti ogni tanto qualcosa di nuovo la leggevano.
Ora tutti vogliono il bene di una cosa che stanno facendo morire. Mi
piacerebbe solo sapere perché lo avete fatto. Perché accidenti mi avete
puntato come il desposta fascista e poi state lì a guardare da lontano come è
bello KDE Italia mentre in pratica ha chiuso. Kevin Kramer a Glasgow mi ha
detto: «Che belle cose che state facendo con KDE Italia», riferendosi in
particolare alle interviste che ho fatto e che qualcuno qui ha disapprovato
perchè ho reso pubbliche sul dot. Quindi è vero che KDE Italia sono io? Ok,
allora KDE Italia sono io.
Pace a tutti e notte a tutti e buone vacanze per chi le fa,
Giovanni
P.S.: questa email si autodistruggerà tra pochi secondi... ai ripari...
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