[KDE Italia] KDE italia, che fare?

Nicola Ruggero nicola a nxnt.org
Mer 20 Giu 2007 10:40:49 CEST


Alle mercoledì 20 giugno 2007, Gianluca Varisco ha scritto:
> Sarebbe sicuramente utile, ma soprattutto indispensabile, (probabilmente
> era quanto intendevi con 'pacchetti', la mia sarà quindi solamente una
> ripetizione) poter mettere in primo piano la procedura di installazione
> relativa a KDE nelle distribuzioni dove l'ambiente in questione non è
> installato di default (vedi ad esempio il passaggio su *Ubuntu* e *Fedora*
> da Gnome a KDE nel caso non siano stati utilizzati rispettivamente
> *Kubuntu* e *Fedora KDE Live CD*) .
>
> Sono completamente d'accordo su questi primi due punti.
>

Intendevo dire: fare una descrizione dei vari pacchetti (kdeedu, kdebase, 
ecc.) per dire cosa contengono/cosa servono ecc.

Per quanto riguarda l'installazione e how-to per le varie distro andrebbero 
messi nell'area 5 (risorse) 

> "Planet Planet" (http://www.planetplanet.org) è facile da installare e
> richiede unicamente un piccolo cron lanciato ogni tot {minuti,ore}, non
> appena Riccardo avrà un attimo di tempo sono sicuro darà una mano per
> quanto riguarda il template da utilizzare (probabilmente basato sullo stile
> Oxygen).
>
> Per quanto riguarda un eventuale "censimento" dei progetti KDE italiani,
> possiamo fare affidamento a KDE-APPS/KDE-LOOK ed eventuali progetti esterni
> (SourceForge, BerliOS, FreshMeat, etc.), o avete altre idee?
>
> Sul futuro di KDE-i18n (gruppo di traduzione), penso che dovremmo parlarne
> con Federico e sicuramente avremo bisogno di ricevere un feedback da tutti
> i traduttori (o quantomeno da coloro che ne fanno parte da svariati
> mesi/anni) e decidere insieme se inglobarlo (sottodominio, wiki condiviso,
> altro) nel futuro "KDE Italia" o lasciarlo "separato" come è ora.

No, non intendevo dire questo. Proponevo soltato di effettuare un collegamento 
al gruppo di traduzione. Il gruppo di traduzione è già autonomo e funziona 
bene così. Idem per gli altri progetti... si tratta solo di creare un indice.

> L'evento per cui potremmo organizzare qualcosa come gruppo ma soprattutto
> coprendo svariate città credo sia sicuramente il LinuxDay 2007 (l'anno
> scorso ha interessato 104 città che hanno aderito al LinuxDay di
> ILS/Linux.it e svariati gruppi hanno invece deciso di prendere un'altra
> strada, non sto qui a spiegare i motivi, credo siano conosciuti).
>

Si in pratica con il sito web innanzi tutto pubblicizziamo i vari eventi, e 
pubblicizziamo chi nel proprio gruppo locale fa degli interventi parlando di 
KDE. Possiamo fornire materiale o supporto per chi, nel proprio gruppo 
locale, vuole parlare di KDE.

> Articoli, recensioni, articoli su KDE 4 e quant'altro richiedono una
> piattaforma collaborativa, aperta. Ho alcuni dubbi sull'utilità al momento
> di un eventuale forum (una ML, documentazione su WIKI e sito ufficiale
> credo siano sufficienti, per il momento)
>

L'area risorse, secondo la mia visone, dovrebbe essere una serie di 
collegamenti a piattaforme diverse: un CMS per gli articoli o le recensioni, 
un wiki per gli how-to ecc., un forum per il supporto agli utenti... ecc.

> Approvo, i ragazzi dietro KDE-Promo hanno prodotto svariato materiale
> informativo, potremmo inizialmente localizzare quello e renderlo
> disponibile in lingua italiana (sia in formato cartaceo che elettronico),
> se non ricordo male qualcosa è disponibile nell'SVN ufficiale.

Senz'altro.

> Per quanto riguarda le soluzioni basate su KDE, penso che il progetto a cui
> sta lavorando Salvatore Brigaglia sia molto interessante e possa tornare
> utile all'intera comunità italiana.
>

Io lo indicizzerei nei progetti italiani di KDE. Sicuramente sarà utile.

>
> Che dire, hai espresso dettagliatamente e correttamente tutti i punti che
> al momento dobbiamo prendere in considerazione, direi di fare passare
> l'aKademy (considerato che diverse persone iscritte in lista prenderanno
> parte all'evento a Glasgow, e che lo stesso è oramai a meno di 10 giorni
> dall'inizio) e iniziare a pensare le modalità con cui mettere in pratica
> tutte queste idee.
>

Potreste sfruttare l'akademy per discutere più concretamente i passi da fare 
per strutturare il sito in questo modo. Vedere quanti/quali hosting abbiamo, 
ecc..

Cioè l'idea di sito è un po' come quella di KDE internazionale. In un hosting 
ci sono le pagine principali che indicizzano e rimandano a hosting secondari, 
ognuno con il suo progetto. Ad esempio potremmo trovare un hosting per le 
pagine principali e collegare l'attuale CMS che invece si trova (e non c'è 
motivo di spostarlo) presso l'uni di Napoli. Tenere i progetti separati in 
server diversi è inoltre una garanzia di uptime e sicurezza in più.

Nicola

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Comunque, se vuoi saperne di piu', ora dovrai operare una scelta...
"Pillola Blu": fine della storia, domani ti sveglierai, crederai a cio'
che vorrai, ma sul tuo PC rimarra' ancora Windows XP...
"Pillola Rossa": resti nel paese delle meraviglie, installerai Linux, e
finalmente scoprirai quant'e' profonda la tana del bianconiglio...
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